Scritti

Impara l'arte...


Titolo:
IL VIAGGIATORE

Tecnica:
n.d.

Dimensioni
n.d.

Note:
da InformArt sett. '99

IL VIAGGIATORE


Esempi da imitare


Monterchio: un paese fuori dalle grandi vie di comunicazione, che ha saputo inserirsi in un frequentato flusso turistico per la presenza di un unico grande capolavoro, la Madonna del Parto di Piero Della Francesca. Grazie ad una segnaletica stradale precisa, chi si trova nella zona fra Arezzo, Sansepolcro e Città di Castello, trova la via per raggiungere quel gioiello, intorno al quale è stato costruito un piccolo museo in maniera intelligente, che non fa rimpiangere né la deviazione, né il biglietto d'ingresso. Quattro sale tutte incentrate su quest'opera del pittore di Sansepolcro: la prima contenente l'affresco restaurato e conservato in una teca appositamente costruita per la migliore conservazione dell'opera, la seconda e la terza con interessantissimi video sull'analisi dell'opera stessa, le fasi del restauro e le ulteriori informazioni sulle concezioni tecniche del maestro del primo quattrocento, scaturite durante i processi di restauro. Nella quarta sala, secondo il progetto “Per vedere Piero della Francesca”, vi è un'accurata riproposizione, mediante una sistemazione tridimensionale con grandi diapositive, del ciclo di affreschi della chiesa di S. Francesco ad Arezzo, come a ricostruire l'ambiente della cappella. Il tutto facilmente fruibile grazie anche a un'ampia documentazione con tavole, disegni e descrizioni semplici ma dettagliate.


Un altro museo che merita rinnovata attenzione è il Museo Internazionale della Ceramica di Faenza, attualmente in ampio processo di trasformazione che, grazie all'aumento degli spazi espositivi, permetterà (e in parte ciò è già visibile) una più razionale e comprensibile presentazione delle opere al pubblico. Faenza è in tutto il mondo sinonimo di ceramica; già cinque secoli fa le manifatture faentine erano un riferimento fondamentale per la produzione ceramica europea. L'attuale museo, fondato nel 1908 da Gaetano Ballardini, mostra una esaustiva raccolta di ceramiche precolombiane, dell'antichità classica e manufatti provenienti dall'Estremo e dal Medio Oriente. La raccolta più ricca e importante riguarda però la produzione dal Basso Medioevo al Rinascimento, con interessante ripartizione per le varie regioni italiane. Una sezione è dedicata agli sviluppi della ceramica italiana dal '600 all''800, mentre prodotti delle principali manifatture europee possono essere ammirati in spazi espositivi creati ex novo. Dal 1938 si svolge un concorso internazionale e le opere premiate, a fianco di capolavori di artisti universalmente riconosciuti come Picasso, Matisse, Rouault, Leger, Chagal, Fontana, Burri, Martini, Melotti, Nespolo, Baj, Arman e Matta, costituiscono la sezione dedicata al contemporaneo. In una piccola bacheca sono esposti anche esempi di produzione sarda, probabilmente databili tra gli anni '20 e '30. Nella nuova sala conferenze, il visitatore può accedere ad una multivisione sulla genesi del Museo.


Alle porte di Cagliari, Assemini è nota per la sua tradizione di arte figulina, che ha espresso nel tempo artigiani di grande qualità. Fra gli artigiani del posto, infatti, molti figurano come vincitori di premi in concorsi internazionali di tornio. Questa esperienza degli antichi vasai si ripropone oggi con grande originalità negli eleganti oggetti d'uso, raffinati complementi d'arredamento, nelle moderne interpretazioni di figure tratte dall'antica tradizione e nelle nuove visioni degli artigiani più giovani. Il Centro Pilota per la Ceramica, promuove annualmente un premio le cui opere vincitrici arricchiscono una raccolta altamente rappresentativa di ceramica artistica italiana contemporanea. In una sala attigua allo spazio espositivo è allestita un'ampia Mostra Mercato che promuove gli artigiani locali. Unico esempio da non imitare: un brutto totem – campionario, una sorta di torre in ferro con assortimento di ceramiche varie appese che, orribilmente, svetta all'ingresso dell'edificio e che non rende un buon servizio alla bravura degli artigiani in mostra. Altro punto, non secondario, da segnalare è il fatto che, anche nei periodi di maggior flusso turistico (lo testimonia la nutrita presenza di turisti che si avvicendano nello shopping room), resta spesso chiusa.