Italo Medda: Libri d'Artista
Il libro, oggetto pensato da sempre come volume di fogli scritti e illustrati, luogo del sapere e della ragione, dove trovano dimora le profondità del pensiero e del sentimento, si riveste oggi di nuovi significati, in una pratica dell'arte dove esso è al centro di procedimenti operativi di molti artisti.
Questa nuova attenzione oltrepassa gli intenti provocatori delle avanguardie del primo Novecento, e dei futuristi, la cui poetica aveva sovvertito i canoni della tradizione tipografica.
Il Novecento si è chiuso nel segno del rinnovamento tecnologico e il libro, secondo l'immaginario di molti, non resisterà, forse, alla rivoluzione informatica, subirà, probabilmente, una mutazione genetica, diventerà virtuale, immateriale.
Ed ecco che gli artisti, con totale ribaltamento di prassi, “riscoprono” la “sacralità” del segno tracciato a mano, di quella traccia unica e irripetibile che solo la mano può restituirci, producendo “libri” con i più svariati materiali e reinventando forme e nuovi codici linguistici.
Così il libro, o l'oggetto che ad esso idealmente rimanda, rigenerandosi in nuove forme di senso e di contenuto, rivendica e riafferma il suo ruolo non ancora estinto.
Italo Medda
( da 3 International Symposium and Book Fair – Contemporary Original Books – Marsiglia, ottobre 2000)